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Biography

Nasce vive e suona a Napoli. Come sassofonista e compositore ha all’attivo cinque dischi con gli Slivovitz, pubblicati dall’etichetta NewYorkese Moonjune e l’ultimo “Liver” dalla napoletana SoundFly, ed un disco solista con il trio PS3 (Clinamen – Emme records 2017). Stabile collaboratore del Crossroads Improring è interessato e presente nella scena italiana dell’improvvisazione radicale (Franco Ferguson, Elio Martusciello ed Officina Arti Soniche, Collettivo NISE).

Polistrumentista da sempre, ha collaborato, tra gli altri, con Enzo Avitabile, Giovanni Imparato, Marzouk Mejri, Dennis Bovell, Daniele Sepe, Marcello Colasurdo, Marco Messina (ELEM 99Posse), Ludovica Manzo, Rod Taylor, Salvatore Tranchini, Agostino Mennella, Lisa Mezzacappa, Mimmo Langella, Marco Zurzolo, Jenny Sorrenti. Come turnista è presente in numerosi progetti autoriali di musica leggera napoletana.

È laureato in Elaborazione Digitale del Suono presso la facoltà di Fisica della Federico II e in Musica Elettronica al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, con un lavoro su Ritmo Minimalismo ed Elettronica presentato anche a Napoli nella rassegna “20temporanea14” organizzato da Antonio Mastrogiacomo nell’ambito dell’ OLEFestival (Napoli 2014).

Come musicista elettronico il suo progetto “Microttimismi” (con il video curato da Daniele Rosselli) è stato presentato nell’ambito del Napoli Teatro Festival 2016, in precedenza ha presentato diversi lavori ed installazioni nella scena campana ed in quella romana legata alle attività del Conservatorio di Santa Cecilia, insegna Acustica e Psicoacustica dal 2011 presso la Nut Academy di Napoli.

Autore di colonne sonore, ha recentemente scritto le musiche originali del documentario “Triumhps and Laments” di Gianni Troilo sull’opera omonima di William Kentridge (Roma Film Festival 2016). Apprezza la fotografia analogica, ama camminare all’aperto. detesta le note biografiche.

PS3 – Pietro Santangelo Trio

Vincenzo Lamagna: Contrabasso
Salvatore Rainone:  Batteria
Pietro Santangelo:   Sassofoni

Il repertorio del trio spazia tra composizioni originali di Santangelo e qualche brano di estrazione jazzistica, sempre nel solco della musica etnica sia afroamericana che mediterranea ed esteuropea. Sono evidenti echi di compositori come John Zorn, John Coltrane, Yusef Lateef, Charles Lloyd. L’adorazione totale per Frank Zappa spinge la direzione del trio verso un marcato eclettismo.

 

Santangelo