Fara Tales è il nuovo disco di Federico Bosio - Emme Record LabelEmme Record Label

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Un disco dall’innato senso melodico, intimo e per certi versi introspettivo che spazia tra il jazz, musica classica e sonorità più vicine anche al pop. Si presenta così Fara Tales, ultimo lavoro del chitarrista Federico Bosio in uscita il 23 luglio per l’etichetta Emme Record label, vincitore del premio Fara Music Jazz Live nel 2022. La band è completata da Giuseppe Sacchi al pianoforte e piano elettrico, Giacomo Nardelli al basso elettrico e Daniel Besthorn alla batteria con il leader che si destreggia tra la chitarra acustica ed elettrica a seconda del momento. Questo progetto è composto prevalentemente da brani originali scritti da Federico Bosio, ma anche da standard della tradizione jazz e pop rivisitati in chiave jazzistica. Gli inediti sono intimi, rarefatti, con atmosfere esotiche, a volte classicheggianti che richiamano alcuni lavori del Pat Metheny Group e degli Oregon. A questi si aggiungono altre composizioni più articolate e incalzanti con sonorità distorte che tradiscono le influenze pop-rock del chitarrista, che spesso prendono spunto dai suoni distorti di Robben Ford e dalle sonorità sognanti dei Radiohead. Tutto questo senza mai tradire la ricerca melodica e l’interplay che sono alla base dello stile e della ricerca timbrica che caratterizzano il disco e le composizioni in generale.

Tra i brani più rappresentativi del disco, Prelude scelto come apertura dell’album “Fara Tales”. Una composizione caratterizzata da un arpeggio classicheggiante eseguito all’unisono da chitarra acustica e pianoforte senza soluzione di continuità. I timbri dei due strumenti si amalgamano con armonie jazz ispirate dalla musica classica: non a caso questo preludio è ispirato direttamente dal Preludio in Do maggiore dal Clavicembalo ben temperato di Bach. Someone è una dolce e struggente ballata pop ispirata a certe armonie e mondi sonori di James Taylor, Tommy Emmanuel e Pat Metheny. Il brano si basa su una semplice sequenza di accordi che si ripete e si sviluppa con varie tecniche compositive quali la manipolazione melodica, l’inversione, la sequenza, il retrogrado, la diminuzione. Il motivo, dunque, anche se cambia spesso forma, è sempre presente anche se la composizione si divide in due parti essenziali, la prima molto spensierata e un’altra più introspettiva e dissonante. First day è ispirato alla musica di Pat Metheny, in particolare al disco “Metheny/Mehldau” ed è caratterizzato da una melodia semplice su un’armonia in continuo movimento: nel corso del brano vi sono infatti ben sette cambi di tonalità, cosa che richiede naturalmente una grande abilità nell’improvvisazione.