Human Being è il secondo album firmato dal trio del chitarrista Filippo Cosentino con special guest il sassofonista Michael Rosen, presentato in Italia ed in Europa attraverso un lungo tour di concerti.
Dopo l’esordio discografico nel 2011 con “Lanes” (feat. Fabrizio Bosso), che ha suscitato paragoni importanti con la musica del “Pat Metheny più ispirato” (Luciano Vanni, Jazzit)  “Human Being”, è il secondo album del chitarrista emiliano Filippo Cosentino, che guida il trio a suo nome formato insieme al bassista Davide Beatino e al batterista Carlo Gaia. Composto nel 2011 e registrato nel 2012 al Tube Recording Studio di Fara Sabina, attraverso la musica il disco pone una domanda e una riflessione sul significato dell’essere umano, affrontata attraverso gli 8 brani che costituiscono l’opera (“Message in a bible”, “Serendipity”, “Mantra”, la title-track “Human Being”, “Dance of the moon in love”, “Luz”, “392”, “Letters from home”) e che Cosentino percorre alternando chitarra elettrica, acustica, classica e baritona.
Special guest dell’album, il sassofonista statunitense Michael Rosen, impegnato sia al sax soprano che al tenore. Il suo commento su questo
nuovo lavoro: “Filippo è un artista giovane e molto interessante che rappresenta un po’ un’anomalia sulla scena della musica italiana: in contrapposizione alla corrente piuttosto “purista” del momento attuale nel jazz italiano, ha intrapreso una strada tutta sua, creando una musica allo stesso tempo accessibile ed esotica, che incorpora una varietà di sonorità. (…) Con il secondo cd, dimostra già di essere in possesso di una propria identità e, più importante ancora, di una notevole maturità del pensiero che seguiremo con molto interessamento nei lavori a seguire.”
Edito dall’etichetta Emme Produzioni Musicali, l’album è già stato protagonista di numerose anteprime live in diversi festival e club e sarà presentato ufficialmente con un lungo tour che è partito da Bologna

Filippo Cosentino, emiliano, e’ un artista giovane e molto interessante che rapresenta un po’ un’anomalia sulla scena della musica italiana, in contropposizione alla corrente piuttosto “purista” del momento attuale nel jazz italiano, Filippo ha intrapreso una strada tutta sua, creando una musica allo stesso tempo accessibile ed esotica, che incorpora una varietà di sonorità. In essa si trovano elementi di alcuni periodi storici del jazz, ma queste sono contaminate da una varietà di influenze che vanno dal rock alla musica dell’est (medio-oriente), al progressive. Il risultato è un sound molto personale, nel quale si inserisce Filippo con la sua chitarra in modi sorprendenti ed innovativi, adoperando effetti particolari, e usando spesso delle idee ritmiche piuttosto dei fraseggio “bop”, allontanandosi dalla folla dei musicisti che attualmente si affrettano a fare delle cose che assomigliano il più possibile ai dischi americani degli anni ‘40, ‘50 e ‘60. In questo modo Filippo dimostra già con il secondo cd di essere in possesso di una propria identità e, più importante ancora, di una maturità del pensiero notevole che seguiremo con molto interessamento nei lavori a seguire.
Michael Rosen
La musica è della stessa sostanza del cibo. È cibo. E come accade col cibo abbiamo nella musica la varietà dei sapori, delle materie prime, degli abbinamenti. La chitarra è quel cibo musicale che può essere declinato in infinite combinazioni, più di ogni altro cibo musicale. La chitarra di Filippo Cosentino è insieme portata principale e contorno, piatto forte e condimento, pane e companatico.
Se gli amici pianisti non se la prendessero si potrebbe dire che la chitarra suonata così, accordata così, pensata così possa sostituire molto degnamente un pianoforte, ma con qualcosa in più o, meglio, qualcosa di diverso: armonici speziati, sfumature dinamiche rare, profumi di bosco, energia sottile e spessori rari. Il coraggio del cuoco musicale Filippo è quello dei cuochi di classe. I prodotti con cui lavora sono: energia, capacità inventiva, senso poetico, coraggio nei contrasti, gusto negli accostamenti e voglia di “saltar fuori”.
Le ricette dei piatti musicali offerti in questo CD sono appetitose e invitanti. La tavola è preparata con cura e le luci del locale ben distribuite. Il pubblico può entrare. Tomaso Lama

CREDITS

Produced by Filippo Cosentino and Emme Produzioni Musicali
Recorded mixed & mastered by Mauro La Ficara at Tube Recording Studio,
Additional assistance Francesco Lupi.
Recorded November 2013 at Tube Recording Studio, Fara in Sabina (RI)

LINKS

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Recensione di Gerardo Gatto
online-jazz.net