Il jazz che incontra la classica, sposando la musica contemporanea e stringe la mano alla canzone d’autore e alla worldmusic. Si presenta così Mental Space, primo disco che porta la firma dei Motus Trio pubblicato il 30 aprile 2016 dall’etichetta discografica Emme Record Label. Un progetto dalle mille sfaccettature in cui convivono diverse anime e in cui si incontrano stili, linguaggi e contaminazioni differenti. La formazione è composta da tre giovani talentuosi musicisti quali Emanuele Micacchi al pianoforte, Damiano De Santis alla chitarra e Stefano Guercilena al contrabbasso. E il risultato è un sound originale, a tratti malinconico a tratti più energico, diviso tra le sonorità del jazz, lo stile contemporaneo e una tradizione che affonda le radici nella musica classica. Mental Space è un concept album che dipinge accuratamente gli stati d’animo di un individuo sempre più immerso in una realtà contrastante e caotica e sempre più alla ricerca di un antidoto per trovare quiete e serenità.
Per questo motivo il disco è costruito sotto forma di suite e i brani sono tutti collegati armonicamente tra loro generando un filo conduttore tra gli stati d’animo dell’essere umano. Non a caso, all’interno di questo lavoro, che nella prima parte è caratterizzato da una forte vena improvvisativa mentre nella seconda da sonorità appartenenti alla musica contemporanea, convivono brani meditativi e nostalgici con altri dal carattere più energico e ritmato. Da questo punto di partenza prende vita Mental Space, title track dell’album, che rappresenta una sorta di anticamera e di preludio necessario per entrare nella dimensione mentale dei Motus Trio. Da qui si sviluppano brani come To Daydream in cui non mancano forti riferimenti alle sonorità di Bill Evans e alla musica classica di inizio secolo e in cui il contrabbasso ed il pianoforte improvvisano, dialogando tra loro in perfetta armonia.
In Light blue butterfly, invece, spicca un timing moderno e accattivante che vola verso le sonorità dell’America anni ’70 portando con sé una vena immaginifica ed onirica. Il brano che funge da cesura tra le due parti che compongono l’album è Ombra e Luce che con la sua profonda malinconia trascina l’ascoltatore verso le sonorità più contemporanee. Da questo momento in poi prendono vita brani di diversa estrazione come ad esempio Keepsake, che per certi versi sintetizza la ricerca sonora del trio riassumendone il background musicale. Una track che rappresenta un viaggio sonoro dove non mancano contrasti da un punto di vista dinamico e dove fuoriescono le atmosfere rock della chitarra. Una scelta precisa, dunque, quella di comunicare un differente modo di “pensare l’arrangiamento musicale”, che offre un modello sonoro diverso e che permette ai musicisti di alternarsi come solisti nelle diverse fasi di ogni brano. Questa la vera essenza dei Motus Trio!

Registrato al Tube Recording Studio
Il 16 e 17 Gennaio 2016
Mixato da Francesco Lupi
Masterizzato da Mauro Laficara
Foto originale del Motus Trio
di Elisa Marciello
Grafica: Stefania Polletin

 

 

Rassegna Stampa

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Musica – Motus Trio

 

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Motus Trio – Mental Space

 

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Mental Space – L’album d’esordio del Motus Trio

 

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Mental Space

 

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Nuovo CD dei Motus Trio

 

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Mental Space: il nuovo album dei Motus Trio

 

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Mental Space, opera prima dei Motus Trio
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Mental Space primo disco dei Motus Trio

 

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Mental Space primo disco dei Motus Trio

 

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