Tra i principali brani del disco, Artemisio è quello che apre l’album ed è caratterizzato da un groove di batteria funk incalzante, un riff di basso ossessivo associato all’utilizzo dei synth bass e un riff di chitarra decisamente evocativo. Dopo l’esposizione del tema il brano sfocia in un solo noise di chitarra prima di tornare al tema. Da subito il trio mediante questa composizione espone la completa miscela degli elementi e degli stili che caratterizzano l’album. Petricore è un terzinato che vede protagonista il basso sia per quanto riguarda l’esposizione tematica che per il solo. Una composizione che inizia con un pedale ostinato di chitarra su una singola nota al quale si contrappone il tema del basso decisamente narrativo mentre il groove di batteria strizza l’occhio al mondo afro. Nell’inciso il brano esplode in un arpeggio di chitarra che fa da tessuto armonico al lirico tema di basso. Nella coda il trio si lascia andare ad un’improvvisazione che vede il basso e la batteria giocare intorno alla chitarra che riprende l’ostinato iniziale.
L’avvistamento sintetizza il lato del trio più legato al mondo dell’elettronica. Con una sonorità più scura rispetto ai due precedenti, presenta un importante utilizzo dei synth, dei loop e di diverse chitarre con suoni differenti, dal dry al reverse al suono synth-mono. Il tema, vicino al mondo del cinematic, si muove su un tessuto fatto da drum-machine, loop e sintetizzatori. In questa composizione è possibile avvertire l’influenza del mondo elettronico e di band come i Massive Attack.