spotifyplaybutton play=”https://open.spotify.com/album/0dznXJqVhvWOIZ1wxGNf2d?si=58Hj64dnQIaNUuV2hb11bg”/]Un disco dalle sonorità moderne con una voce capace di reinterpretare alcuni standard jazz attraverso arrangiamenti originali e accattivanti che strizzano l’occhio al soul, al pop, al funky. Si presenta così Words For Freedom, album d’esordio della band Kimeia composta dalla cantante Alessia Marcassoli, Marco Scotti al sax alto, Marco Gotti al sax tenore, Chiara Arnoldi al basso elettrico, Alex Crocetta al pianoforte acustico ed elettrico e Lorenzo Beltrami alla batteria, percussioni ed elettronica. Un progetto, dunque, formato da musicisti bergamaschi al di sotto dei trent’anni, che oltre a fondere diversi linguaggi, porta con sé un messaggio forte che parla di diritti civili, di libertà, di uguaglianza. L’idea di porre l’attenzione alla forza delle parole contenute nelle canzoni, nasce alla fine dell’estate 2019. A tal proposito Alessia Marcassoli, vocalist e ideatrice del progetto afferma che: “Dare voce a chi non può farlo è una cosa che sento particolarmente, e utilizzare parole di autori che ho potuto scegliere personalmente mi appassiona. Se pensiamo alla nascita del Blues, il canto tradizionale degli schiavi nel Sud degli Stati Uniti, capiamo che il canto è uno dei modi che abbiamo per dire cose e mandare messaggi più o meno velati. Anche oggi. Ecco, io penso che avere un messaggio da lanciare sia fondamentale, in ogni cosa che facciamo”. Marco Scotti, sassofonista e sostenitore del progetto dall’inizio dice: “L’idea di Alessia collima con quella che da tempo è la mia e che ha caratterizzato una parte del mio lavoro: avere un’idea appunto, un messaggio, un focus attorno a cui ruota una performance, un concerto o addirittura un disco che potremmo definire concept album, dal mio punto di vista è un valore aggiunto al lavoro che va oltre le abilità dei singoli ed amalgama il progetto in modo differente”. Gli arrangiamenti collocano l’album in un’area dalle forti contaminazioni, dove la parola evocativo è forse il leit motif di tutto il lavoro.

Four Women di Nina Simone apre il disco con forza, prepotenza, raccontando le storie di quattro donne, esempi dell’evoluzione della donna nera nella società dei bianchi. Ritmiche che crescono e si affievoliscono in base ai racconti delle protagoniste Marco Scotti al sax contralto in un poderoso assolo dai toni funky. Work Song, sempre della stessa autrice, dove i fiati disegnano un’introduzione colorata e morbida che apre la strada alla suadente voce di Alessia Marcassoli. Con I Wish I Knew How la scelta della band è quella di virare su ritmiche latin, mentre Moanin’ è pensata in una modalità forse più rock di quanto Art Blakey ed i Jazz Messengers insegnavano. Strange Fruit, dove la band è presente nella versione in quartetto è una ballad struggente, carica di tensione e rivendicazione, sostenuta da un loop di suoni che permettono all’ascoltatore di immergersi in un’atmosfera cupa: quella di una società che non avrebbe mai dovuto esistere. Come Sunday, di Duke Ellington tratto dalla famosa suite “Black, Brown and Beige” è completamente rivisto dalla band. Ritmiche drum & bass molto serrate si alternano a momenti di solo voce e fiati che sembrano fluttuare nell’etere; Lost In The Stars è una ballad eseguita in duo: Alessia Marcassoli ed Alex Crocetta, per immergerci in una dimensione antica ma attuale, dove un pianoforte abilmente accarezzato, crea un tappeto di rara qualità su cui lasciarsi andare cullati dalla morbidezza di una voce sensuale. Soweto Blues, rivisitato anch’esso dalla formazione, è un brano di denuncia di avvenimenti che non andrebbero mai dimenticati. Qui i ragazzi si sono divertiti registrando le loro voci creando un coro colorato e morbido su cui un’improvvisazione della cantante si appoggia.

 

TV2000 – TERZA PAGINA (intervista)
Terza pagina “Manzoni diventa un fumetto” e “Words for freedom”, il nuovo disco dei Kimeia

 

CORRIERE DI RIETI (IL TEMPO)
Fara Music Festival, nel fine settimana appuntamento con Elias Lapia e Kimeia

 

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Eventi e Concerti Chiostro dell’Abbazia di Farfa – Via di Porta Montopoli 5 a Fara in Sabina

 

MESCALINA (recensione)
Kimeia – Words For Freedom

 

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JAZZ AGENDA (intervista)
Kimeia e il disco Words for Freedom: “Standard jazz che parlano di diritti civili”

 

MENTINFUGA (recensione)
Words for freedom; il jazz del sestetto Kimeia

 

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Kimeia – Words For Freedom (Emme Record Label, 2023)

 

MUSIC MAP (recensione)
KIMEIA “Words for freedom”

 

RIETI LIFE
Tutto pronto per l’anteprima del Fara Music Festival

 

RADIO ANTENNA SUD (intervista radio)
4 CHIACCHIERE di Maurizio Urgese con Marco Scotti dei KIMEIA

 

SWITCH ON MUSIC
“Words For Freedom” è il disco d’esordio di Kimeia

 

TROVAROMA – LA REPUBBLICA

 

 

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MESSAGGERO – RIETI

 

 

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